Che si scelga di aprire una pizzeria con consumazione sul posto o d’asporto, i requisiti e i passaggi burocratici sono uguali.
La prima cosa è il titolo di studio, che può essere il diploma presso una scuola con indirizzo alberghiero che, tra le varie cose, fornisce le basi per lavorare la pizza.
Molto utile è avere esperienza pregressa come pizzaiolo, un requisito comunque non fondamentale per aprire una pizzeria d’asporto ma, che può aiutare ad avviare la propria attività senza particolari complicazioni.
A fare la differenza poi è anche il possesso di una qualifica che certifichi le competenze nel saper preparare la pizza. Solitamente ci sono corsi per pizzaioli che hanno proprio l’obiettivo di preparare al meglio i professionisti per conferirgli le capacità necessarie per lavorare la pizza.
Come aprire la pizzeria asporto: l’iter burocratico
I requisiti sopracitati riguardano la preparazione personale che sarebbe meglio avere per aprire una pizzeria d’asporto, ci sono poi quelli burocratici.
Come prima cosa, per avviare l’attività di pizzeria d’asporto bisogna aprire la Partita IVA e poi iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera Commercio del Comune di competenza.
Per abbattere un po’ di costi inziale è consigliato scegliere il formato di società semplice, che evita procedure più complesse che potrebbero richiedere ulteriori risorse economiche.
Inoltre, bisogna inviare la segnalazione di inizio attività (SCIA) al Comune in cui viene aperta la pizzeria d’asporto.
Importante è anche aprire le posizioni INPS e INAIL per sé e per eventuali dipendenti, ottenere l’autorizzazione per l’esposizione dell’insegna e il nulla Osta sanitario da parte dell’ASL; l’attestato HACCP e SAB e la comunicazione all’Agenzia delle Dogane per somministrare alcolici.
Quali sono i costi per aprire la pizzeria d’asporto?
Aprire una pizzeria d’asporto comporta vari costi, tra cui quelli per le attrezzature, il personale, il locale e le materie prime.
Mediamente sono necessari dai 30.000 ai 40.000 euro, a incidere in modo particolare sul costo è il forno scelto, quello elettrico sta sui 1.1000 euro, mentre uno a legna o a gas siamo sui 4.000 euro fino ai 15.000 euro per i prodotti più attrezzati.
È poi necessario considerare altri costi, tra cui quelli per i frigoriferi (circa 2.000 euro), impastatrice (1.200 euro) e altre attrezzatture e macchinari che servono per la preparazione degli ingredienti e a conservarli.
Forno escluso, la spesa per tutte le attrezzature si aggira dai 10.000 ai 20.000 euro, inoltre, bisogna considerare il costo dell’eventuale personale assunto (pizzaiolo aggiuntivo, cassiera, rider per consegna a domicilio, etc.
Infine, bisogna considerare i costi di affitto del locale, oltre che quelli relativi alle campagne di marketing e comunicazione e all’approvvigionamento delle materie prime.
I vantaggi di una pizzeria d’asporto
La pizzeria d’asporto può aiutare a minimizzare i costi, a differenza di un locale con consumazione sul posto.
Se vuoi aprire la tua attività ma il budget per l’avvio è contenuto, ti basta sapere che puoi anche fittare un piccolo locale in cui occupare circa il 50% con forno e attrezzature e il restante con il bancone per servire i clienti e un paio di tavolini per consentire la consumazione sul posto.
Non ci sono dubbi che la pizzeria d’asporto risulti un business più vantaggioso per chi decide di aprire per la prima volta questo tipo di attività.
Se sei un pizzaiolo professionista e stai pensando di aprire la tua prima pizzeria d’asporto e vuoi sapere tutto sull’iter da seguire, ma anche avere supporto tecnico su impasti e lievitati e sul pre/post apertura del locale, ti consigliamo di affidarti a una consulenza specialistica in materia come quella di Pizzavvio.com.