• sabato , 27 aprile 2024

Cos’è lo stress ossidativo e come eliminarlo

Negli ultimi decenni i ritmi della vita stanno diventando sempre più frenetici: impegni di lavoro crescenti, livelli di produttività da tenere alti e la necessità di intessere una rete di relazioni sociali da mantenere attive, sono soltanto alcuni dei fattori che possono portare il proprio organismo, ad uno stato di stress.

Accanto al concetto di stress comunemente inteso, quello che interesserebbe cioè, prettamente la sfera psicofisica in quanto risposta da parte dell’organismo allestress ossidativo sollecitazioni esterne, è bene ricordare che esiste uno stato di stress che riguarda ancor più da vicino, l’ambito cellulare.

Si tratta dello stress ossidativo. Tale forma di stress può insorgere come risposta alla perdita di bilanciamento tra gli agenti ossidanti e gli agenti antiossidanti e se non prontamente debellato, in un arco di tempo prolungato, può portare a conseguenze dannose per la salute del corpo.

Al fine di garantirsi uno stato di benessere, sarà dunque necessario intervenire attivamente correggendo alcuni aspetti della propria routine quotidiana, a partire dalle abitudini alimentari: scegliere una sana alimentazione infatti, fin da subito può fare la differenza.

Le maggiori cause dello stress ossidativo

Innanzitutto è necessario sapere che la presenza degli agenti ossidanti o “radicali liberi” nell’organismo è assolutamente normale.  Essi sono infatti la naturale risposta alla produzione di energia conseguente il consumo di ossigeno da parte delle cellule.

Nello specifico esistono due tipologie di agenti ossidanti:

  1. I ROS, ossia le specie reattive della molecola di ossigeno;
  2. I RNS, ossia le specie reattive della molecola di azoto.

In condizioni di normale funzionamento dell’organismo, entrambe le classi di radicali liberi operano regolando il corretto svolgimento della vita cellulare, intervenendo attivamente sull’espressione genetica, sui ricettori e sulla capacità di riconoscere quelli che sono i potenziali  agenti esterni dannosi.

In buona sostanza si può dunque affermare che laddove siano presenti in piccole quantità, i radicali liberi concorrono alla sopravvivenza della cellula, non rappresentando assolutamente un pericolo per lo stato di salute del corpo. Il problema sorge nel momento in cui si dovesse registrare una produzione eccessiva di queste specie, magari in risposta a mutate condizioni esterne, causa dell’insorgenza di stress ossidativo.

Tra le principali cause di tale fenomeno troviamo:

  • Esposizione prolungata ai raggi ultravioletti del Sole;
  • Esposizione ai raggi infrarossi;
  • Fumo del tabacco;
  • Consumo di alcolici;

A causa dei fattori endogeni elencati si può quindi innescare una fabbricazione smisurata di radicali liberi, al punto da coinvolgere non soltanto i naturali bersagli degli agenti ossidanti, ma anche altre molecole sane di cui potrebbe risultare compromessa la funzionalità in conseguenza del danneggiamento subito.

Accanto a queste prime e già di per sé preoccupanti conseguenze, vanno considerati anche altri effetti collaterali, dipesi principalmente dall’indebolimento strutturale che si registra, proprio a livello dei meccanismi di protezione delle cellule.

Quali sono gli effetti dello stress ossidativo

Tra le prime conseguenze dirette dello stress ossidativo, troviamo senz’altro il forte danneggiamento di molecole importantissime quali proteine, grassi e acidi nucleici. In particolare tali biomolecole in risposta all’attacco degli agenti ossidanti, possono andare incontro al fenomeno di perossidazione perdendo nella sostanza, le proprie funzionalità.

È ciò che accade ad esempio, alle molecole lipidiche che, una volta subita l’alterazione da parte dei radicali liberi, possono addirittura modificare in maniera inattesa, proteine ed acidi nucleici, interagendo con RNA e DNA.

Per eseguire un’attenta  e mirata analisi circa l’eventuale stato di stress ossidativo delle proprie cellule, occorre prendere in considerazione dei test specifici, tramite cui misurare il livello dei prodotti dell’ossidazione e dei radicali liberi.

Ai fini della valutazione, sarà anche importante tenere a mente che la predisposizione genetica gioca un ruolo non di poco conto.

Vediamo ora nel dettaglio, quali sono le principali manifestazioni fisiche dello stress ossidativo:

  • Artrite reumatoide: uno stato di forte stress ossidativo è causa e conseguenza dell’artrite, in quanto i fattori ossidativi reattivi dell’ossigeno (i ROS), non soltanto provocano la morte di alcune cellule della cartilagine ma causano al contempo, anche la degenerazione graduale delle articolazioni;
  • Diabete: il buon funzionamento dell’insulina, l’ormone deposto alla riduzione della glicemia, è fortemente influenzato dalla presenza dei radicali liberi. Un numero eccessivo di fattori ossidativi, ne può compromettere la sintesi;
  • Problemi cardiovascolari: una buona circolazione dipende anche dalla quantità di ROS. Un incremento smisurato di questi radicali liberi può causare malfunzionamenti a livello della circolazione con possibili complicazioni vascolari;
  • Neurodegenerazione: lo stress ossidativo gioca senz’altro un ruolo importante per ciò che concerne l’insorgenza dell’Alzheimer e del Parkinson;
  • Malattie renali: la salute ed il benessere dei reni sono strettamente connesse al buon funzionamento dei processi ossidativi. Laddove questi dovessero risultare alterati, e soprattutto in relazione a stati di ipertensione e diabete, è molto possibile che i reni vengano danneggiati.
  • Problemi alla vista: lo stress ossidativo è causa di patologie alla vista come cataratta, degenerazione maculare, retinopatia prematura ed altre e varie forme di infiammazione oculare;
  • Malattie autoimmuni: tali malattie possono insorgere come risposta allo stress ossidativo. Ciò accade in quanto i fenomeni ossidativi sono responsabili della produzione di molecole che, ritenute cellule patogene, vengono erroneamente attaccate dal sistema immunitario.
  • Tumori: lo stress ossidativo può essere causa di mutazioni cellulari tanto gravi da creare uno stato favorevole allo sviluppo di tumori.

Qual è il modo migliore per prevenire o ridurre lo stress ossidativo

Sembrerà banale ma un’ottima soluzione da adottare per prevenire o quantomeno ridurre lo stress ossidativo, è prestare attenzione ad alcune delle proprie abitudini quotidiane, correggendole dove possibile, al fine di raggiungere uno stile di vita sano ed equilibrato.

In primo luogo, si può intervenire in modo diretto e tempestivo sulla scelta degli alimenti che si introducono nel proprio organismo, giorno per giorno.

Prediligere alimenti di origine vegetale, ricchi di vitamine ad azione antiossidante ad esempio, può essere un buon inizio. Le principali sostanze da assumere nella propria alimentazione contro lo stress ossidativo sono: la vitamina C, la vitamina E, pigmenti naturali come il beta-carotene della famiglia dei carotenoidi, i composti fenolici, i minerali come il selenio, lo zinco e il ferro. Un ulteriore suggerimento utile, potrebbe essere quello di introdurre nel proprio piano alimentare, integratori antiossidanti purché ne sia accertata la qualità degli ingredienti.

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