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Classi di concorso per il sostegno: come funzionano e cosa serve sapere

Il ruolo cruciale del sostegno nella scuola italiana

Negli ultimi anni, il numero di studenti con disabilità o bisogni educativi speciali (BES) è cresciuto in modo significativo. Di pari passo è aumentata la domanda di docenti specializzati nel sostegno, una figura chiave all’interno del sistema scolastico.
Ma come si accede a questo ruolo? E qual è il legame tra insegnamento di sostegno e classi di concorso?

Si accede al sostegno attraverso le classi di concorso

Per insegnare sul sostegno non esiste una classe di concorso autonoma: si accede sempre da una classe di concorso curricolare.
Ciò significa che, per poter specializzarsi nel sostegno, bisogna prima essere in possesso dei requisiti per insegnare almeno una disciplina, come italiano, matematica, scienze, ecc.

Solo dopo aver individuato la propria classe di concorso di riferimento è possibile accedere a un percorso di specializzazione per il sostegno (il cosiddetto TFA Sostegno, attivato ogni anno nelle principali università italiane).

TFA Sostegno: l’unica strada per l’abilitazione

Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è l’unico canale abilitante riconosciuto dal Ministero per diventare insegnanti di sostegno. Si accede tramite un concorso che prevede:

  • Prova preselettiva
  • Prova scritta
  • Prova orale

Una volta superato il percorso e ottenuto il titolo, si può insegnare sul sostegno per la classe di concorso di appartenenza, ma anche in modo trasversale, soprattutto nella scuola dell’infanzia e primaria.

Classi di concorso e ordini di scuola

La specializzazione sul sostegno è differenziata per ordine di scuola:

  • Infanzia e primaria: non servono classi di concorso, ma una laurea in Scienze della formazione primaria o un diploma magistrale abilitante (conseguito entro il 2001-2002)
  • Secondaria di primo e secondo grado: è obbligatorio essere in possesso dei requisiti per una o più classi di concorso, con relativi CFU

Questo significa che anche per chi vuole dedicarsi al sostegno, conoscere la propria classe è un passaggio indispensabile.

Sostegno: una via alternativa per iniziare a insegnare

Molti aspiranti docenti scelgono di specializzarsi nel sostegno anche per aumentare le possibilità di accesso alla scuola. In molte province, infatti, le graduatorie sul sostegno sono più scoperte rispetto a quelle delle materie curricolari.

Inoltre, chi ha la specializzazione può ottenere priorità nelle GPS, sia nella prima sia nella seconda fascia, in base al proprio profilo e punteggio.

Conclusione

Le classi di concorso restano il punto di partenza anche per chi vuole intraprendere il percorso sul sostegno. Senza un titolo valido per almeno una disciplina, non è possibile accedere al TFA né inserirsi nelle graduatorie dedicate.
Capire come funziona il sistema è fondamentale per pianificare la propria formazione e aumentare le opportunità nel mondo della scuola.

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